Aramis de Vannes

 

Figura chimerica. Un po' Abate, un po' moschettiere, assoluto filibustiere.
Il mio preferito tra i moschettieri di Dumas.
Il più stronzetto degli Spadaccini, dalla mente nobile, rapida e machiavellica. Ambizioso e alla perenne ricerca di se stesso senza rendersi conto che era proprio la sua stessa natura a spingerlo a perdersi.
Un uomo in controtendenza che già da ragazzo aveva un sogno: diventare Abate. Eppure preferiva dire messa alle dame, dedizione ecclesiastica che lo obbliga a diventare moschettiere per salvarsi la pelle. Lui, che desiderava il potere spirituale si è fatto spadaccino per cancellare un onta molto carnale.
Gesuita e cicisbeo, sempre a disagio nei panni indossati. Sempre troppo stretti e inadeguati. Diviso tra il profumo dell'incenso e quello del peccato.
Una creatura provvisoria tanto delicata quanto feroce.
In fondo, l'unico a salvarsi la pelle.

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